Bambini

Bambini e pipì: come abituarli al vasino

Per un bambino il momento di abbandono del pannolino è un passaggio importante verso la propria indipendenza. Non avrà più la mamma a cambiarlo quando si sporca, ma dovrà imparare a riconoscere quando avrà bisogno di andare in bagno e fare pipì. Questa fase richiede molta pazienza da parte della mamma; è bene, perciò, che si incominci ad abituare il proprio figlio senza farsi prendere dalle ansie. Più una mamma è serena, maggiore sono le possibilità che il bambino non viva il passaggio dal pannolino al vasino come un momento traumatico.

I medici e gli psicologici consigliano di cominciare lo “spannolinamento” attorno ai 18 mesi cercando di portare in bagno il bambino almeno ogni 3/4 ore, abituandolo progressivamente all’autonomia nella gestione dei propri bisogni fisiologici. Si tratta, lo ripetiamo, di un processo che richiede tranquillità da parte dei genitori, per cui cercate di affrontarlo con serenità e vedrete che vostro figlio considererà l’esperienza del vasino addirittura divertente.

Dopo che il bambino ha imparato a gestirsi da solo lo stimolo della pipì durante il giorno, bisogna passare alla “prova” successiva: lo “spannolinamento” notturno. Mentre di giorno il bambino ha cominciato a gestirsi, di notte questo potrebbe essere più difficile perché in questo periodo della giornata non ha ancora il controllo della vescica. Capiterà che, almeno nei primi tempi, vostro figlio farà la pipì a letto e bisognerà munirsi di lenzuola e tela cerata per un rapido cambio.

Non si dovrà però vivere questo momento con frustrazione e neanche cedere alla tentazione di rimettere il pannolino. La soluzione migliore è, come per la nanna, instaurare una routine della pipì, anche dopo la favola della buona notte. E se il bambino si sveglia durante il sonno perché deve andare in bagno, accompagnatelo. Spesso, infatti, il problema della pipì a letto si risolve da solo.

La parola d’ordine è una sola: un’amorevole pazienza.

 

A cura di Valentina Colmi