Di tanto in tanto si legge sul giornale di mamme criticate o allontanate da esercizi pubblici, come bar o negozi, perchè intente ad allattare al seno.
Questo genere di notizie fa intendere quanto poco civile è la nostra società e quanto poco attenta alle esigenze di mamme e bambini.
Anche a me è capitato più di una volta di essere guardata con imbarazzo e ostilità quando, senza nessuna remora né vergogna, allattavo i miei figli in qualsiasi posto mi trovassi. Mi è capitato al ristorante, alle feste di compleanno, a cena a casa di amici, sulle panchine del parco giochi o, in mancanza di altri luoghi più comodi, in automobile.
Leggendo tra i vari forum di mamme, molte si attrezzano con sciarpe e foulard per garantirsi almeno un minimo di privacy ma ci sono mamme che per avere la pace e la tranquillità che il momento richiede, optano per organizzare le proprie uscite in base agli orari delle poppate (con l’allattamento a richiesta diventa piuttosto difficile) o addirittura c’è chi praticamente si barrica in casa.
La Leche League Italia nel 2004, per offrire un sostegno concreto all’allattamento al seno, ha ideato i “baby pit stop”.
Si tratta di aree attrezzate di fasciatoi per il cambio del pannolino e sedie dove poter allattare al seno il proprio bambino comodamente e in serenità. Sono allestiti all’interno di farmacie, ospedali e consultori ma anche bar, centri commerciali, ristoranti, librerie, aeroporti e stazioni e vi si può accedere gratuitamente.
Grazie ai risultati positivi che il progetto sta dando, l’iniziativa ha trovato l’interesse dell’Unicef Italia e dell’ASL di Milano che, in collaborazione con baby Consumers, hanno istituito una rete di baby pit stop nel comune di Milano. Unicef Italia si sta impegnando, inoltre, a promuovere la diffusione dei baby pit stop in tutto il Paese.
Purtroppo per ora la lista è piuttosto corta, le regioni che figurano sono soltanto nove e la media di esercizi che aderiscono è di quattro per regione.
Qui potete trovare l’elenco degli esercizi che aderiscono all’iniziativa: http://www.lllitalia.org/index.php?option=com_content&task=view&id=257&Itemid=111
C’è ancora moltissima starda da fare e per il momento è già qualcosa spargere la voce ed incoraggiare gli avventori ad aderire a questo utile progetto! Lo si può fare qui: http://www.lllitalia.org/index.php?option=com_content&task=view&id=258&Itemid=111