Bambini Benessere e Salute

Latte vaccino: non prima dei 12 mesi!

 

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Oggi giorno le mamme che non possono allattare al seno si possono avvalere del latte formulato.

Ne esistono di vari tipi in commercio ma principalmente si dividono in formulati di tipo 1 (da 0 a 6 mesi di vita), di proseguimento (da 5 mesi all’anno d’eta) e di crescita (tra 1 e 3 anni d’eta). Quest’ultimi assomigliano molto al latte vaccino ma sono arricchiti di ferro, acidi grassi essenziali e vitamine.

Ci sono poi latti HA (ipoallergenici) e Idrolisati, che subiscono uno speciale trattamento e sono studiati appositamente per i bambini che soffrono di intolleranza verso le proteine del latte.

Molte mamme però si chiedono come mai non si può dare al bambino del semplice latte di mucca proprio come facevano le nostre nonne magari allungandolo con dell’acqua.

Come spiega, tra gli altri, Claudio Maffeis professore di pediatria all’Università di Verona e responsabile dell’Unità di Nutrizione Clinica e Obesità, il latte vaccino è sconsigliato ai bambini al di sotto dell’anno d’età per i seguenti motivi:

E’ particolarmente ricco di proteine e sali minerali -soprattutto di sodio- e questo può portare ad un sovraccarico di lavoro per i reni del bambino che non sono ancora pronti a smaltire tale concentrazione di proteine e sali minerali (si rischia un elevato carico renale di soluti). Inoltre l’abbondanza di proteine può essere causa di sovrappeso, di obesità infantile e di allergie alle proteine del latte.

E’ povero di ferro e a bassa assorbibilità, quindi viene assorbito solo in minima parte dall’organismo del bambino.

Provoca microemorragie intestinali anche se il bambino non manifesta segni di intolleranza al latte. Questo aumenta il rischio di anemia. La frequenza di bassi livelli di ferro nel sangue a 12 mesi è più elevata nel bambino che assume latte vaccino e questo può influire negativamente nel suo sviluppo psicomotorio e comportamentale.

E’ povero di acidi grassi essenziali che sono indispensabili per lo sviluppo del sistema nervoso centrale e delle membrane cellulari.

E’ povero di vitamine, specialmente vitamine D, A e C. La prima fondamentale perchè il calcio si fissi alle ossa, la seconda ha una funzione protettiva della pelle, delle mucose e della vista e la terza ha un’importante funzione anti-infettiva ed è fondamentale per l’assorbimento del ferro nell’organismo.

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Diluire il latte di mucca con acqua, potrebbe effettivamente abbassare la concentrazione di proteine, ma con esse anche quella degli acidi grassi essenziali di vitamine e di altri micronutrienti.

Il latte più adatto ai bambini, soprattutto entro i 6 mesi di vita, è il latte materno ma quando non è possibile questo tipo di allattamento è di gran lunga preferibile, al latte vaccino, il latte formulato che ha il giusto apporto di proteine, di acidi grassi essenziali e di sali minerali con l’integrazione di ferro, di zinco e di vitamine. Inoltre presenta come carboidrati solo lattosio e maltodestrine molto più digeribili e a pronta disponibilità.