Coppia

Sesso dopo il matrimonio: i numeri

Matrimonio.it, il sito internet dedicato agli sposi più visitato in Italia, ha realizzato fra le utenti del sito  il sondaggio “Che coppia siete sotto le lenzuola?”, per capire quali siano le  sulle dinamiche della vita sessuale di coppia dopo il fatidico giorno del sì.

Alle domande hanno risposto 1248 utenti e riguardavano una verifica del luogo comune secondo cui il matrimonio spegnerebbe la passione.

Ma vediamo nel dettaglio le risposte.

Dalle risposte si evince che in genere non è tanto l’appagamento quanto la stanchezza la maggior responsabile della diminuzione della frequenza dei rapporti sessuali.Infatti nella maggioranza dei casi l’amore si fa solo una volta la settimana (45,4%).

Per quanto riguarda il grado di soddisfazione, il 44% risponde “Sì, ma spesso sono troppo stanca per fare l’amore” (ma solo il 12,5 % è pienamente appagata).

Ma quali sono le soluzioni per risolvere questo calo del desiderio? In mote dicono di aver bisogno di stimoli (indossare lingerie sexy piace al 62%), di dolcezza (lo chiede il 25%) e di passione (22%), per esempio lasciandosi travolgere dalla libido nel salotto di casa (piace al 51%).

Al di là di tutto però resta la comunicazione la via migliore e più veloce per risolvere i problemi anche se solo la metà delle donne dichiara di non avere remore a comunicare desideri e preferenze al partner e meno della metà (45%) dice apertamente al marito, se la scintilla non si accende, “Caro, non ne ho voglia”. Purtroppo le donne che si confidano poco o niente restano la maggioranza non parlando al marito  né riguardo al piacere né, purtroppo, riguardo al dolore: il 48% delle donne ha dichiarato di fingere abitualmente l’orgasmo, e a tre donne su quattro capita sempre o spesso di provare dolore durante il rapporto.

Matrimonio.it ha sottoposto i dati emersi dal sondaggio all’attenzione della professoressa Rossella Nappi, professoressa di Clinica ginecologica all’Università di Pavia, che si occupa di questi temi con la sua équipe di ricercatori. Il team ha dimostrato come i problemi nel desiderio femminile siano dovuti a uno squilibrio ormonale causato dal calo delle endorfine, le molecole del piacere.

 I risultati di questo sondaggio sono in linea con un nostro recente studio presentato al Congresso mondiale di ginecologia psicosomatica” ha commentato la professoressa Nappi. “il calo del desiderio femminile colpisce circa una donna su tre. Lo scarso desiderio della donna che si manifesta spesso dopo i primi anni di matrimonio, ma soprattutto dopo la nascita del secondo figlio, è un fattore biologico legato al cervello femminile che predilige gli aspetti relativi alla cura della famiglia, lavoro compreso, e di conseguenza spegne per mancanza di energia le aree dedicate alla libido. Stanchezza e stress, ma in molti casi anche la sindrome premestruale, provocano uno squilibrio ormonale responsabile della poca voglia di fare l’amore”.

Secondo l’esperta, il fenomeno si spiega anche con il termine overfamiliarity: “Passato il momento della seduzione destinata alla conquista, per noi donne c’è il rischio di accasarsi. L’eccessiva familiarità con il partner e la routine casalinga spengono l’energia e l’istinto biologico per il sesso”.

Ma se il benessere sessuale è la base di una vita di coppia piena felice, è importante sapere che lo scarso desiderio, la difficoltà a raggiungere l’orgasmo, il dolore durante i rapporti sono disfunzioni che si possono superare con diagnosi corrette e terapie adeguate. Nelle parole della dottoressa Nappi “Il primo passo è riconoscere che qualcosa non va, poi rivolgersi allo specialista in sessuologia o ginecologia, che con il suo intervento spesso riesce a riaccendere quell’energia sessuale che si era spenta”.