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Accenni sull’omeopatia

L’omeopatia è un metodo terapeutico oggi considerato “alternativo” conosciuto già dai Greci intorno al quarto secolo, riscoperto e reintrodotto nel diciannovesimo secolo dal medico di origine tedesca Samuel Hahnemann.

La parola “omeopatia” deriva dal greco “homoios” che significa “simile” e “patos” che significa “malattia”. Essa infatti agisce utilizzando “il principio dei simili” ovvero aiuta l’organismo a sviluppare le proprie difese immunitarie e ad “autoguarirsi” producendo sintomi simili a quelli della malattia che si intende curare, ottenendo così risultati più duraturi nel tempo. E’ del tutto normale, quindi, che inizialmente i sintomi abbiano un peggioramento: anzi è segno che il medicamento ha l’effetto desiderato.

Grazie alla loro estrema diluizione, i medicamenti omeopatici sono privi di effetti collaterali e di conseguenza considerati innoqui e sicuri anche per bambini piccoli, donne che allattano o in gravidanza.

L’organismo del bambino ha ancora una reattività integra ed un sistema di difesa immunitario molto sensibile agli stimoli. Egli possiede una capacità immunitaria originaria e quindi rappresenta un terreno ideale per una medicina che sfrutta le forze di autoguarigione.

Per il bambino esistono medicamenti omeopatici adatti a risolvere svariati problemi comuni come possono essere bernoccoli e lividi, per il naso chiuso, la crosta lattea, gli eritemi da pannolino, i primi dentini che spuntano o disturbi del sonno e nervosismo, ma anche per la cura di disturbi più gravi quali otiti e infezioni croniche come tonsilliti e bronchiti.

I trattamenti omeopatici vengono personalizzati in base alle caratteristiche del bambino di conseguenza è sempre opportuno rivolgersi al pediatra e all’omeopata per una corretta modalità di assunzione.

Per le donne in gravidanza ci sono medicamenti omeopatici mirati ad alleviare le nausee tipiche dei primi mesi di gestazione, per abbreviare il travaglio e favorire la dilatazione durante il parto risolvere eventuali problemi di ipogalattia (diminuzione del latte) durante l’allattamento. Anche per le neo e future mamme è meglio evitare l’automedicazione ed è opportuno seguire le indicazioni del proprio medico e del ginecologo.

I medicamenti omeopatici si trovano in farmacia sottoforma di creme, pomate, tavolette, globuli, granuli, liquidi, hanno un sapore dolce e quindi facilmente somministrabili anche ai bambini.

Vengono preparati utilizzando sostanze naturali, sono fabbricati seguendo le norme di buona fabbricazione del farmaco imposte dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per la produzione di tutti i medicinali e vengono sviluppati utilizzando dei test chiamati “provings” che consistono nell’annotare i sintomi che un farmaco omeopatico produce in soggetti in buona salute. Quindi non sono necessari esperimenti sugli animali.

Molte persone e vari studi scentifici sostengono che gli effetti clinici dell’omeopatia siano effetti placebo, vista l’estrema diluizione dei medicamenti usati considerati poco più che acqua zuccherata. C’è da dire però che molte persone si curano con successo grazie a questa “medicina alternativa” e in alcuni casi l’omeopatia riesce dove la medicina convenzionale fallisce.

Personalmente credo che la nostra mente spesso arrivi a trovare da sé soluzioni, anche per quanto riguarda l’autoguarigione, che razionalente non spereremo nemmeno e se un medicinale, per quanto effetto placebo possa avere, aiuta a stimolare il nosto cervello a qualsivoglia reazione, benvenga!

Considerando che i medicamenti omeopatici non hanno effetti collaterali ritengo che valga la pena almeno un tentativo, anche se purtroppo il loro prezzo a volte risulta piuttosto elevato.